Adamo, l’uomo

Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». (Genesi 1:26)

Il nome Adamo, dato al primo uomo, deriva dalla parola ebraica “adamah” (terra, suolo). Dio diede forma al suo corpo utilizzando la polvere della terra, poi gli soffiò nelle narici un alito vitale che ha unito lo spirito e il corpo, il soffio di vita e la materia.

Allora l’Eterno Dio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere vivente. (Genesi 2:7)

Lo Spirito di Dio mi ha fatto e il soffio dell’Onnipotente mi dà la vita. (Giobbe 33:4)

Così l’uomo diventò “un’anima vivente”. L’anima continua a vivere dopo la morte e nel giorno della risurrezione si ricongiunge al corpo; e questo avverrà prima per i credenti e in un secondo momento per i non credenti.

Poi vidi dei troni, e a quelli che vi sedettero fu dato la potestà di giudicare; e vidi le anime di coloro che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano preso il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Ma il resto dei morti non tornò in vita finché furono compiuti i mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni. (Apocalisse 20:4-6)

Dio aveva incaricato l’uomo di gestire tutto ciò che è sulla terra, dandogli anche autorità sugli animali, ma Adamo peccò trasgredendo un preciso ordine di Dio.

L’Eterno DIO prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. (Genesi 2:15)

Adamo è il primo anello di una razza segnata dal peccato, di cui anche noi facciamo parte.

Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, così la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. (Romani 5:12)

Come per una “trasmissione ereditaria”, noi tutti discendenti di Adamo nasciamo peccatori, anche s poi le manifestazioni del peccato nella vita di ognuno di noi possono essere diverse. La conseguenza ineluttabile di questo fatto è che il giudizio pronunciato da Dio su Adamo, cioè la morte, coinvolge tutti. La genealogia dei primi esseri umani in Genesi cap. 5 riporta queste tragiche parole: “ed egli morì”. E oggi nulla è cambiato.

Questo quadro però, con la venuta di Gesù Cristo definito “l’ultimo Adamo” si illumina splendidamente.

Così sta anche scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; ma l’ultimo Adamo è Spirito che dà la vita. (1 Corinzi 15:45)

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