Sta’ in silenzio davanti al Signore, l’Eterno, perché il giorno dell’Eterno è vicino, perché l’Eterno ha preparato un sacrificio, ha santificato i suoi convitati. (Sofonia 1:7)
Sono numerose le persone che scelgono di trascorrere le vacanze in montagna. La bellezza delle cime, la frescura dei prati, il mistero dei boschi, il silenzio dei grandi spazi, attirano e rilassano.
Nelle grandi città, dove si diffonde sempre più l’inquinamento acustico, ognuno si rende conto che il silenzio è un bisogno vitale.
Il turbine delle informazioni, la molteplicità dei rumori, lo stress della vita professionale, ci nasconde l’essenziale. Certo, occorre sapersi impegnare attivamente ed essere utile agli altri, ma bisogna anche riservarsi dei momenti di calma.
Infatti la calma e il silenzio permettono di essere più ricettivi verso Dio. Naturalmente, Dio è dappertutto: in città come in campagna, nella solitudine di un sentiero di montagna come nel formicolio di una stazione. Ma si manifesta di più a noi quando lo ascoltiamo nel silenzio.
Per questo, abbiamo bisogno d’essere tranquilli. Che sappiamo far silenzio in noi, ed attorno a noi, per essere disponibili per Dio e aprirci al suo amore!
Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente. (Matteo 6:6)
Entrare alla sua presenza chiede raccoglimento. Per questo è bene che i momenti che precedono la nostra preghiera trascorrano nel silenzio, perché i nostri pensieri si volgano a Dio, lontano dalle conversazioni e dalle preoccupazione materiali.
Buona cosa è aspettare in silenzio la salvezza dell’Eterno. (Lamentazioni 3:26)
L’anima mia trova riposo in DIO solo; da lui viene la mia salvezza. (Salmo 62:1)
