Come un insetto sul vetro

Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l’eternità nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l’opera che DIO ha fatto dal principio alla fine. (Ecclesiaste 3:11)

Il poeta latino Virgilio esclama nelle Georgiche: “Beato colui che ha potuto scoprire le cause segrete delle cose!” Ma prima di lui Salomone aveva posto la seguente domanda: “Chi conosce la spiegazione delle cose?”

Questa interrogazione continua a sussistere a perenne sfida della sapienza umana. Le più ammirabili scoperte in qualsivoglia campo, l’esplorazione degli astri come lo studio più spinto dell’infinitamente piccolo, non fanno che sollevare nuovi problemi e respingere sempre più lontano la risposta a questioni fondamentali, quali: “Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?

Per quanto geniale egli sia, l’essere umano è imprigionato nei limiti del suo spirito. Come un insetto che urti un vetro e si sfinisce senza risultato nel suo sforzo verso la luce, così l’uomo finisce senza tregua col ritornare al punto di partenza ed è costretto ad esclamare: “Io ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole; ed ecco tutto è vanità e un cercare di afferrare il vento” (Ecclesiaste 1:14).

Ma è dal di fuori, da questo esteriore inaccessibile, che la luce è venuta verso noi. Dio si è fatto conoscere, ha parlato, si rivela come il Creatore sovrano per mezzo delle Sue opere, e ha manifestato il suo amore verso delle creature sofferenti come noi siamo.

Ci notifica la causa del nostro stato, il peccato per mezzo del quale sono entrate la sofferenza e la morte nel mondo. Ma, nella Sua bontà, ci dichiara che ci ha dato un Salvatore: Gesù Cristo.

Voglio infatti che sappiate quanto grande sia il combattimento che sostengo per voi, per quelli che sono a Laodicea e per tutti quelli che non hanno visto la mia faccia di persona, affinché i loro cuori siano consolati, essendo essi uniti insieme nell’amore, ed ottengano tutte le ricchezze della piena certezza d’intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio e Padre e di Cristo, in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. (Colossesi 2:1-3)

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