Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori, ma il cui diletto è nella legge dell’Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d’acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà. (Salmi 1:1-3)
Tutti sanno che, nella crescita di un albero, le radici hanno un compito fondamentale perché attingono nel terreno gli elementi indispensabili alla vita vegetale: acqua, sali minerali, materie organiche.
Questi elementi, tratti dal suolo circostante e trasmessi all’albero, ne costituiranno la fibra, il tessuto. L’osservatore constata solo il risultato di questo lavoro invisibile. Il vigore dell’albero, i fiori, i frutti saranno i rivelatori della ricchezza del terreno e del buon funzionamento dell’apparato radicolare.
E’ così anche per ogni essere umano: letture, svaghi, amicizie, uso del proprio tempo libero, cose paragonabili alle sostanze assorbite dall’albero, hanno una grande influenza sul suo comportamento e sul suo modo di pensare.
Sta ad ognuno di noi scegliere in che terreno immergere le radici e ciò che nutrirà la nostra mente ed i nostri sentimenti.
Quanto al credente, egli non può crescere spiritualmente se non attinge il nutrimento in quel ricco terreno che è la Parola di Dio. In essa troverà le verità e le promesse per affrontare con fiducia le intemperie della vita. E’ suo compito ricercarle ed appropriarsene.
Se lo fa con regolarità e perseveranza, sarà come quell’albero verdeggiante, ricco di linfa, che porta frutti anche nella vecchiaia.
Porteranno ancora frutto nella vecchiaia e saranno prosperi e verdeggianti, per proclamare che l’Eterno è giusto; egli è la mia Rocca e non vi è alcuna ingiustizia in lui. (Salmi 92:14-15)