Ora l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. (Genesi 6:5)
Oggi le cose sono cambiate dai giorni di Noè? No. Sulla terra regnano sempre malvagità, immoralità e violenza.
Ecco alcuni discorsi ascoltati in varie occasioni.
“Si voleva un mondo migliore, un mondo senza guerre, si sognava l’uguaglianza tra i popoli. Che cosa sono diventati i nostri sogni di gioventù? Nonostante i considerevoli progressi tecnici, imperversa ovunque la guerra ed aumenta il divario tra i paesi ricchi e i paesi poveri.
All’interno stesso dei paesi più sviluppati, permangono la disoccupazione, la precarietà, la povertà. Per il terzo millennio, dipende da noi fare in modo che l’uomo sia posto al centro del suo avvenire.”
“Quante delusioni oggi! Progresso e barbarie, democrazia e tirannia. Delusione generale, fallimento delle ideologie, crisi della politica… L’individuo rimane combattuto tra il ripiegamento su stesso e la ricerca di nuove verità. Mai il futuro del mondo è dipeso così tanto da ognuno di noi.”
“L’uomo costruisce il proprio presente e il proprio futuro senza prendere nemmeno in considerazione il proprio destino finale. Anche se, grazie alla scienza, rosicchia qualche particella di vita sulla morte, rimane disperatamente mortale e sconcertato di fronte alla propria esistenza…”
In presenza di un simile contesto, c’è una soluzione?
L’uomo senza Dio non ha né certezza né speranza. L’unico rimedio è la fede in Gesù Cristo e nella sua opera:
Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui». (Giovanni 3:36)
