Nessun domestico può servire a due padroni: perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si atterrà all’uno e sprezzerà l’altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona. (Luca 16:13)
Un giorno il missionario Francesco Coillard stava visitando le miniere di Kimberley, in Sud Africa. Gli facevano ammirare le macchine, gli impianti e soprattutto i diamanti che erano stati scoperti.
Uno dei direttori della miniera, che sapeva che Coillard si preparava ad inoltrarsi nel deserto africano per portare il Vangelo, gli disse con un sorriso beffardo:
“Un uomo come lei, intelligente e istruito, in questo paese potrebbe guadagnarsi da vivere molto bene! Guardi questi diamanti. Non la fanno riflettere?”
Coillard gli rispose semplicemente: “Io cerco dei diamanti neri per la corona del mio Re”.
Ciò che è importante in questo mondo, il denaro, il successo sociale, il potere, la cultura, la celebrità, non ha valore agli occhi di Dio. Quello che conta, per lui, sono gli uomini di tutte le razze, la loro vita, la loro felicità. Come ha scritto Ireneo, vescovo cristiano del primo secolo:
“La gloria di Dio è l’uomo vivente”.
La vera vita non si limita all’orizzonte materiale, ma si sviluppa amando Dio e amando il nostro prossimo. Dio è amore e desidera che conosciamo il suo amore, che lo proviamo in tutte le nostre circostanze.
Per questo dobbiamo avvicinarci a lui per fede e credere alla sua Parola. Allora potremo essere, in mezzo a quelli che ci circondano, dei testimoni dell’amore divino manifestato nel dono di Gesù.
Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto l’Evangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate divenuti cari. (1 Tessalonicesi 2:8)