Dio dona… non vende!

Giacobbe, padre di una numerosa famiglia, si trova davanti a gravi difficoltà: non ha più grano per nutrire i suoi; bisogna scendere in Egitto per acquistarne. Simeone, uno dei suoi figli, che era andato in Egitto con i fratelli per comperare dei viveri, è trattenuto in ostaggio, e il governatore di quel Paese esige che gli si conduca Beniamino, il fratello più giovane.

Giacobbe è un uomo d’affari; egli pensa di poter intenerire il governatore con il denaro. Così dice ai suoi figli di ritornare ad acquistare altro grano portando un regalo, per placare quell’uomo.

Allora Israele, loro padre, disse loro: «Se è così, fate questo: prendete nei vostri sacchi alcuni dei prodotti migliori del paese, e portate a quell’uomo un dono: un po’ di balsamo, un po’ di miele, degli aromi e della mirra, dei pistacchi e delle mandorle. (Genesi 43:11).

Ma Giacobbe si sbaglia. Il governatore è ricco e non vende. Egli dà il grano richiesto e rifiuta il denaro di Giacobbe! Vi sono delle circostanze in cui il denaro non serve.

Anche Dio dona e non vende. Vorresti forse acquistare la tua salvezza? Ma con che cosa pagheresti? Oro e argento? Dio non ne vuole.

Nessuno può in alcun modo riscattare il proprio fratello, né dare a DIO il prezzo del suo riscatto, perché il riscatto della sua anima è troppo caro, e il suo costo non basterebbe mai, per far sì che egli viva per sempre e non veda la fossa. (Salmi 49:7-9)

Con delle buone opere?

Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori. (Efesini 2:8-9)

Ma quando, alla fine, i figli di Giacobbe sono condotti a riconoscere il loro stato di peccato e a rimettersi alla giustizia del governatore, scoprono che egli li perdona e fa loro grazia.

Qualcuno, parlando di un amico deceduto, diceva: “Si è guadagnato il paradiso”. In realtà egli non si è guadagnato proprio nulla. La Bibbia ci dice che tutti coloro che credono sono salvati, ma solo per la grazia, per mezzo della fede, in virtù del sacrificio di Cristo.

E’ lui che ha pagato il prezzo del nostro riscatto.

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