All’uomo peccatore, colpevole, perduto, Dio offre il perdono, la salvezza. Tutti gli uomini meritano il giudizio di Dio.
Ma ve ne sono che scampano a questo giudizio: quelli che credono alla sua Parola, ed in particolare ciò che essa c’insegna riguardo al suo Figlio Gesù Cristo ed all’opera da lui compiuta alla croce. Quelli saranno salvati.
Perché, dopo essere usciti dall’Egitto, sotto la guida di Mosè, tanti Israeliti non entrarono in Canaan?
Or noi vediamo che non vi poterono entrare per l’incredulità. (Ebrei 3:19)
Per essere guariti dal morso del serpente, non bastava sapere che Mosè aveva innalzato su di un’asta un serpente di rama; bisognava rivolgergli lo sguardo della fede.
L’Eterno disse quindi a Mosè: «Fa’ un serpente ardente e mettilo sopra un’asta; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, vivrà». (Numeri 21:8)
Molte persone si rassicurano immaginando una salvezza universale: tutti gli uomini, qualunque cosa facciano, alla fine sarebbero salvati. Certo la volontà di Dio è che tutti siano salvati.
Questo infatti è buono ed accettevole davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati, e che vengano alla conoscenza della verità. (1 Timoteo 2:3-4)
Con il Vangelo egli offre a tutti questa possibilità. Però Dio salva solo quelli che credono.
Infatti, poiché nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria sapienza, è piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione, poiché i Giudei chiedono un segno e i Greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che è scandalo per i Giudei e follia per i Greci; ma a quelli che sono chiamati, sia Giudei che Greci, noi predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la follia di Dio è più savia degli uomini e la debolezza di Dio più forte degli uomini. (1 Corinzi 1:21-25)
Dio ti tende la mano, ma bisogna che l’afferri. Nessun acqua, per quanto sia fresca, può dissetare chi non la beve.
