In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. (Matteo 11:25)
Per lo spirito umano è piuttosto facile crearsi un Dio a propria misura, secondo la propria immaginazione, che abbia anche le sue stesse passioni. Molte sono le credenze che tendono a tranquillizzare chi vi aderisce, e forse anche a placare la coscienza, ma tutto ciò non porta né certezza né pace.
L’Essere supremo, creatore sovrano, non è un Dio vago che si rivela in modo oscuro o incompleto. Al contrario, la sua rivelazione è chiara, alla portata di tutti.
Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l’universo. (Ebrei 1:1-2)
La grandiosità del creato esprime la sua potenza, e la sua Parola, scritta in un libro, la Bibbia, ci parla del suo amore e della sua giustizia.
Questo Libro ce lo presenta come un Dio giusto e santo che può tollerare il male e deve punirlo; poi ce lo fa conoscere come il Dio d’amore che, pur avendo orrore del peccato, ama il peccatore. La pace che deriva dalla conoscenza di un tale Dio non è un’auto-convinzione, ma si basa sul fatto che Egli ci ama e lo ha dimostrato mandando sulla terra il suo Figlio, Gesù cristo, per salvarci e riconciliarci con sé.
Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere. (Giovanni 1:18)
Dio, che nessuno ha mai visto, si è così rivelato nella sua giustizia e nel suo amore in Gesù, morto per le nostre colpe.
Questa è la meravigliosa rivelazione del cristianesimo. Essa è universale, riguarda tutti gli uomini di qualsiasi razza e di qualsiasi condizione, non esclude nessuno. Non disprezziamola! Non si tratta di favole abilmente inventate, ma è la verità.
Infatti non vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole abilmente escogitate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. (2 Pietro 1:16)