Dio si rivolge a noi

Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l’universo. (Ebrei 1:1-2)

Al di là di ogni opinione, di ogni tradizione, il messaggio della Bibbia merita la nostra più viva attenzione. In questo libro è Dio stesso che parla all’uomo.

Dio è infinito, e l’intelligenza umana non può elevarsi fino a Lui mediante il solo ragionamento; Dio può essere conosciuto solo nella misura in cui Egli stesso si rivela.

La creazione, incluso l’uomo, è una meravigliosa testimonianza del Creatore, potente e sapiente, e l’essere umano è inescusabile se non lo riconosce.

Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. (Romani 1:20)

C’è poi anche la coscienza; essa è un dono di Dio che ci permette di discernere il bene dal male, e che riprende o approva le nostre azioni.

Infatti quando i gentili, che non hanno la legge, fanno per natura le cose della legge, essi, non avendo legge, sono legge a se stessi; questi dimostrano che l’opera della legge è scritta nei loro cuori per la testimonianza che rende la loro coscienza, e perché i loro pensieri si scusano o anche si accusano a vicenda, nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio evangelo. (Romani 2:14-16)

Ma per poter conoscere un Dio Salvatore, un Dio che s’interessa della sua creatura, che vuole sa sua felicità, occorre un altro linguaggio: quello della Bibbia. Essa non è una semplice raccolta di fatti storici e di precetti morali; non ci dice soltanto “questo è permesso, quello no”. Non è neppure un manuale religioso riservato a persone colte o a un clero.

Anche se contiene delle parti più difficili di altre, ogni lettore, umile e in buona fede, è in grado di comprendere il suo messaggio essenziale. Si potrebbe concepire un Dio che parlasse alla sua creatura con un linguaggio oscuro? Sarebbe Egli giusto se riservasse la comunicazione del Suo piano di salvezza soltanto a pochi iniziati?

Dio che ci conosce, che ci ama e ci cerca, si rivolge a noi tramite questo libro. Leggere la Bibbia equivale ad ascoltare Dio!

Perciò bisogna che ci atteniamo maggiormente alle cose udite, che talora non finiamo fuori strada. (Ebrei 2:1)

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