Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto». (Giovanni 19:30)
Le tre ore di tenebre sono finite. Gesù beve l’aceto, adempiendo anche in questo particolare tante profezie che erano state scritte a suo riguardo; e ora esclama:
“E’ compiuto!”
La sua missione sulla terra è portata a termine. Quando era venuto aveva potuto dire:
Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua. (Giovanni 4:34)
Ora Egli ha compiuto ciò che il Padre gli aveva dato da fare.
Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l’opera che tu mi hai dato da fare. (Giovanni 17:4)
Gesù ha perfettamente glorificato Dio. Ogni credente può dire:
Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Galati 2:20)
Tutto scaturisce dalla croce: la salvezza di ogni credente, l’istaurazione di nuovi cieli e di una nuova terra nei quali abiti la giustizia… tutto si basa sulla morte di Gesù.
Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia. (2 Pietro 3:13)
Questa frase è come la firma che Cristo pone sul testo che fa la relazione di ciò che egli ha compiuto. Nel testo originale la parola è una sola: “Teletestai”. Si sono ritrovati dei papiri dove compaiono delle fatture con la parola “Teletestai” scritta di traverso, per indicare che la fattura era stata pagata interamente.
E, mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio, aspettando ormai soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. Con un’unica offerta, infatti, egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati. (Ebrei 10:11-14)
L’opera del Signore Gesù alla croce è perfetta e completa.
Ho compreso che tutto quello che Dio fa è per sempre; non vi si può aggiungere nulla e nulla vi si può togliere; e DIO fa così, perché gli uomini lo temano. (Ecclesiaste 3:14)
La nostra fiducia sulla salvezza eterna non può riposare né sulle nostre azioni, né sui nostri meriti, né su ciò che scaturisce da noi stessi, ma semplicemente sul sacrificio di Gesù Cristo, perfetto, completo, accettato da Dio.
Mentre le religioni umane dicono : “Fate”.
Gesù proclama al mondo intero: “E’ compiuto!“