Essere sfortunati

E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, parlandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo; sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo. (Efesini 5:18-21)

Un uomo andò da un pastore e gli disse: “Pastore, è da un po’ di tempo che il venerdì sera esco con degli amici per fare baldoria. Andiamo in qualche locale a bere qualcosa, ma in concomitanza con l’inizio di queste uscite, mi è caduta addosso come una sfortuna: sto perdendo molte cose di valore perché me le rubano o le perdo; sarà un caso?”

Il pastore, sorridendo. gli rispose: “E’ curioso che prima di raccontarmi delle perdite che hai avuto, tu mi abbia raccontato di queste uscite, no? Ti dico così perché forse tu sai già che l’alcool compromette le nostre facoltà e i nostri riflessi, al punto che il giorno dopo una sbornia ricordiamo poco o quasi niente. Quindi non è la sfortuna che ci perseguita e ci toglie le cose preziose, ma la nostra stoltezza!”

Il caso di questo giovane purtroppo viene vissuto da molti ragazzi: in discoteca o in qualche pub, si beve qualche bicchiere di troppo e le conseguenze, purtroppo, sono disastrose. La causa, però, non è riconducibile né al fato né alla sfortuna, ma solo alla disavvedutezza. La nostra unica speranza è vivere rispettando i principi che Dio ci ha dato proprio per preservarci dal male e non per il semplice piacere di vietarci i divertimenti, come alcuni sostengono.

Ti invito, quindi, a leggere la Bibbia che è ricca di consigli e promesse utili per la tua vita, e a chiedere allo Spirito Santo, che è colui che l’ha ispirata, di aiutarti a comprenderla e a metterla in pratica!

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