Nonostante la calura dei giorni estivi, il fogliame del pero del cortile non era mai stato così verdeggiante e carico di frutti. Eppure, non lo innaffiavano mai, come pure la magnifica aiuola di fiori che gli stava intorno.
Questa sorprendente vitalità, nonostante la siccità, si spiegò quando l’addetto al servizio idrico fece un’ispezione. Per una perdita nella tubazione, era fuoruscita una gran quantità d’acqua. Ecco perché quell’anno ci fu un’abbondante raccolta di pere.
In senso figurato, la Bibbia parla dei frutti che può portare chi conosce la “fonte d’acqua viva che scaturisce in vita eterna”. E’ a una donna delusa della vita che Gesù rivela dove si può trovare la vera felicità.
Gesù rispose e le disse: «Chiunque beve di quest’acqua, avrà ancora sete, ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che zampilla in vita eterna». (Giovanni 4:13-14)
Il frutto è l’espressione della vita di Gesù nel credente: amore, pace, gioia, benevolenza… Allora quella donna tribolata realizza che solo colui che le parla può spegnere la sua sete spirituale.
Conoscere Gesù Cristo significa conoscere la sorgente della vita. Basta allora attingere a questa sorgente per crescere spiritualmente e portare frutto.
Attingere alla sorgente consiste nel leggere attentamente e con fiducia la Parola di Dio. E’ li che trovi vere risposte ai tuoi perché, alle tue angosce; risposte di pace, certezze date da Dio, fedele e sovrano nel suo amore.
Ben alimentato da questa sorgente divina, ripieno di forza e di gioia, il credente appare allora come una pianta verdeggiante che dà frutto.
Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d’acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà. (Salmi 1:3)
