Gesù, l’umiltà e la potenza

Stanco del cammino, seduto sul bordo del pozzo di Sichar, Gesù chiede un po’ d’acqua a una donna straniera, per quanto avesse la potenza di cambiare l’acqua in vino per uso altrui.

Colui che può camminare sul mare chiede a un pescatore di utilizzare la sua barca quando la folla accorre e lo preme da ogni parte. In cammino con due dei suoi discepoli, il Redentore, il Vincitore della morte, accetta di essere considerato come un povero viaggiatore disposto a proseguire il percorso finché non è invitato ad entrare nella casa altrui.

P1020767Eppure, durante il corso del suo ministerio, Egli poteva fare valere il suo titolo di “Signore” per reclamare un puledro d’asina, e in occasioni successive dichiarare che il posto autorizzato che competeva al Figlio dell’uomo era alla destra della Potenza (Matteso 26:64).

Il mondo non potrebbe contenere i libri che si potrebbero scrivere su ciò che Gesù ha fatto; ma le cose che ci sono state riferite, lo sono state per la nostra benedizione, affinché possiamo conoscerlo, amarlo e confidarci in Lui.

La sua perfezione non poteva essere nascosta. Egli non poteva essere altrimenti che perfetto quando agiva o parlava. La gloria era legata alla sua persona: essa illumina ogni pagina dei quattro Vangeli, come un giorno illuminò ciascuno dei suoi passi sulla terra.

Leggiamo il Vangelo. Vi scopriremo delle meraviglie e impareremo ad amare sempre colui che si presenta a noi anzitutto come il Salvatore dei peccatori, in seguito come il perfetto Modello dei credenti.

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