Gioia, Preghiera e Ringraziamento

Siate sempre gioiosi; non cessate mai di pregare; in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. (1 Tessalonicesi 5:16-18)

“Siate sempre gioiosi” è un invito valido per quelli che hanno con il Signore Gesù un rapporto vivente e che si possono rallegrare della vita eterna che egli ha acquistato loro con il suo sacrificio sulla croce. Anche lungo il cammino essi provano gioia nel seguire il loro Signore.

E quando devono affrontare delle tristi circostanze? In questo caso i figli di Dio si possono ugualmente rallegrare, in quanto la tristezza si riferisce sempre alla terra, alla vita in questo mondo. Ma la loro vera gioia sta nel Signore e nelle cose del cielo.

Il godimento della gioia del Signore dipende dalla costante comunione con lui, che si realizza con la preghiera. “In ogni cosa rendete grazie”. La preghiera è il legame costante con il nostro Signore, in quanto espressione della nostra dipendenza da lui. E’ un comportamento interiore continuo nel lavoro, a casa, nel tempo libero, in ogni momento.

La preghiera è sempre unita al ringraziamento. Esprimere ringraziamento indica che preghiamo con la giusta disposizione di cuore. Quando preghiamo senza ringraziare, diventiamo presto impazienti ed insoddisfatti se le nostre preghiere non sono esaudite come lo desidereremmo.

Un credente che non può più ringraziare è infelice. Preghiamo dunque il Signore che ci mantenga un cuore riconoscente.

Facebooktwitterlinkedintumblr

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *