Il mio Redentore vive

L’Eterno è il mio pastore, nulla mi mancherà. (Salmi 23:1)

Ospite in una famiglia, un celebre attore di prosa fu invitato a leggere un brano della Bibbia. Poiché non sapeva che brano scegliere, il nonno gli propose la lettura del Salmo 23.

L’attore un pò a disagio, si mise a declamare con il solito talento e fu molto applaudito. Tornato il silenzio, l’anziano credente ripeté il salmo con la sua voce semplice. Tutti erano commossi. Allora l’attore si rivolse a quel nonno e gli confessò:

“Io conosco il salmo e lo posso recitare bene, ma lei conosce il Pastore”.

In un’altra occasione, durante una prova, una solista aveva appena cantato la porzione del Messia di Händel in cui il compositore ha messo in musica il seguente versetto:

Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si leverà sulla terra. (Giobbe 19:25)

Il direttore d’orchestra, che era credente, le disse:

“Lei canta magnificamente, signora, ma si avverte che lei non è consapevole che il suo Redentore è vivente”.

La cantante non ebbe niente da rispondere.

Questi due aneddoti attirano l’attenzione su un fatto importante. Forse leggiamo la Bibbia; ne possiamo persino recitare intere porzioni. Va bene. Ma quello che importa è essere convinti che la Bibbia è la Parola di Dio, che porta a stabilire un contatto personale con Gesù Cristo, il Figlio di Dio.

La conoscenza intellettuale della Bibbia non salva, non dà la pace. Quello che ci occorre è un Salvatore, una persona vivente, un Redentore per attirare il nostro cuore a lui e strapparci dalla schiavitù di Satana e del peccato.

Il Signore Gesù è anche il buon Pastore che, con amore, si occupa quotidianamente di noi.

Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore. (Giovanni 10:14-15)

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