Ma ora così dice l’Eterno, che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha formato, o Israele: «Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni. Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, o attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà. Poiché io sono l’Eterno, il tuo DIO, il Santo d’Israele, il tuo Salvatore. Ho dato l’Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l’Etiopia e Seba al tuo posto. (Isaia 43:1-3)
Il tempo doveva essere sereno quando, verso la fine della giornata, i discepoli s’imbarcarono, secondo l’ordine di Gesù. La giornata era stata bella, perché le cinquemila persone che avevano mangiato i pani, moltiplicati dal Signore, erano sedute sull’erba. I discepoli pensavano di avere una traversata facile e invece ecco la tempesta e la fatica.
Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era a terra tutto solo. E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perché avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte, egli andò verso loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensavano che fosse un fantasma e si misero a gridare, perché lo avevano visto tutti e si erano spaventati; ma egli subito parlò loro e disse: «Fatevi animo, sono io, non temete!». Poi salì con loro sulla barca e il vento si calmò; ed essi erano enormemente stupiti in se stessi e si meravigliarono, perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. (Marco 6:47-52)
Sovente capita così anche al credente. A un periodo calmo e sereno possono seguire giorni burrascosi. Quanti credenti hanno goduto una vita tranquilla e poi, improvvisamente, tutto è cambiato! E’ sopraggiunta la malattia o la morte che ha portato via uno dei loro cari. Un avvenimento inaspettato può sradicare le più rosee speranze.
Il Signore non ci dice in nessuna parte delle Scritture che noi suoi figli non incontreremo mai delle bufere, ma ci promette il suo soccorso nella prova, la sua simpatia, la sua vicinanza, la forza per sopportarla; e, se lo ritiene bene, anche la liberazione.
Qualcuno può pensare che le prove colpiscono solo i credenti mondani, come avvertimento e castigo del Signore. Invece no; le prove sono anche la parte di cristiani fedeli. Pensiamo a Cristo, l’uomo perfetto; non ha mai deviato dalla volontà di suo Padre eppure, dalla mangiatoia alla croce, non ebbe che sofferenze.
Egli ci può comprendere e, in questo mondo guastato dal peccato, solo in Lui possiamo trovare un rifugio sicuro.