Or queste tre cose durano al presente; fede, speranza, e carità; ma la maggiore di esse è la carità. (1 Corinzi 13:13)
La carità non è inclusa sul catalogo dei doni spirituali, ma senza di essa nessun dono spirituale ha valore; non è neppure inclusa nell’elenco dei ministeri, ma i ministeri che non sono fondati sulla carità sono destinati a perire.
L’apostolo Paolo, la pone al primo posto nella vita spirituale e dichiara che insieme con le altre virtù costituiscono le tre cose che durano per sempre: “fede, speranza e carità”, ma poi si affretta a precisare che la carità, benché posta al terzo posto è la maggiore fra queste virtù.
E’ la maggiore perché è la sola che dura in eterno; è la maggiore perchè è fonte d’ogni giustizia e d’ogni verità; è la maggiore perché rispecchia in maniera chiara e meravigliosa la personalità di Dio.
La carità è generosità, altruismo, benevolenza e tolleranza.
Quindi, non solo si devono appetire i doni spirituali, ma si deve anche procacciare la carità che è una virtù che può essere posseduta, a condizione che moriamo a noi stessi e che lasciamo che lo Spirito Santo ci guidi in tutta la verità.
Quand’anche io parlassi tutti i linguaggi degli uomini e degli angeli se non ho carità, divengo un rame risonante, ed un tintinnante cembalo. (1 Corinzi 13:1)