La notte in cui fu tradito …

Ora non per lui solo è scritto che questo gli fu imputato, ma anche per noi ai quali sarà imputato, a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. (Romani 4:23-25)

Nell’anno ci sono tanti giorni dedicati alla commemorazione di avvenimenti che hanno segnato la nostra storia. La Bibbia invece ci parla di una notte che ha segnato la storia del mondo, “la notte in cui Gesù fu tradito” per essere crocifisso.

Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me». Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me». Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. (1 Corinzi 11:23-26)

Gesù, il Figlio di Dio diventato uomo, ha camminato su questa terra in una perfetta santità. Di lui la Bibbi dice: E voi sapete che egli è stato manifestato per togliere via i nostri peccati; e in lui non vi è peccato. (1 Giovanni 3:5)

Ma i peccati degli uomini sono sempre davanti a Dio. Soltanto la morte di Gesù Cristo poteva rispondere alle esigenze divine per rendere giusto il peccatore. Viene da chiedersi: Come ha potuto Dio dare il suo amatissimo Figlio per dei peccatori, e come ha potuto Gesù offrire se stesso? Le risposte a queste due domande sono chiare:

Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui? (Romani 8:32)

Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, e camminate nell’amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. (Efesini 5:1-2)

Si sta facendo sera. Gesù raccoglie i suoi discepoli intorno a sé. Mangia l’agnello della Pasqua con loro per l’ultima volta. Non ci sarà più agnello da offrire, perché lui, l’Agnello di Dio, stava per offrire se stesso una volta per sempre. Il Signore istituisce la Cena, poi va nel giardino di Getsemani per pregare.

Si lascia arrestare, e poco dopo porta la sua croce verso il Golgota e si lascia crocifiggere. Sulla croce subisce il giudizio che i nostri peccati meritavano da parte del Dio santo. Muore, ma poi risuscita e ritorno in cielo.

Da questi venti secoli, i credenti commemorano con raccoglimento questo evento, partecipando alla Cena del Signore in memoria di Lui.

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