Jimi Hendrix, celebre cantante e chitarrista, dava un concerto in una città degli Stati Uniti. Terminata la sua esibizione, fece a pezzi con violenza la sua chitarra. Per questo gesto, apparentemente insensato, l’uditorio manifestò un entusiasmo frenetico.
Ma, improvvisamente, a tanta frenesia seguì un silenzio glaciale. Il cantante, in ginocchio, lanciò questo appello disperato: “Se qualcuno conosce la vera pace, voglio che venga a trovarmi dietro le quinte”.
Nessuno rispose alla sua richiesta. Indifferenti, insensibili o incapaci di rispondere, gli ascoltatori uscirono dalla sala. Alcuni giorni dopo, il cantante moriva per un’overdose di droga.
Quante persone intorno a noi, anche se non lo manifestano, provano una simile angoscia. Spettacoli, divertimenti, fughe in “paradisi artificiali” non possono cancellarla.
Solo la pace data da Dio può colmare quel vuoto profondo, quella sete permanente che ciascuno di noi sente in fondo a se stesso. La nostra coscienza ci dice che Dio non può passare sopra il peccato senza punirlo. Ma Cristo ha fatto la pace con il sangue della sua croce.
Egli stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa, perché è piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza, e, avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare a sé, per mezzo di lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra come quelle che sono nei cieli. (Colossesi 1:18-20)
Lui, senza peccato, ha preso su di sé i peccati di tutti quelli che confidano in lui, che si riconoscono colpevoli e credono alla potenza redentrice della sua opera.
Ora fa annunziare per mezzo del vangelo la buona notizia della pace da lui fatta.
Ed egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani e a quelli che erano vicini, poiché per mezzo di lui abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso Spirito. (Efesini 2:17-18)
L’hai ricevuta? Per poter parlare di pace ad un’anima turbata, occorre dapprima possederla personalmente.