La strada di casa

Anche il passero trova una casa e la rondine un nido, dove posare i suoi piccoli presso i tuoi altari, o Eterno degli eserciti, mio Re e mio DIO. Beati coloro che abitano nella tua casa e ti lodano del continuo. (Salmi 84:3-4)

Nella grande città di Glasgow, in Scozia, si trova un incrocio chiamato “la croce”. Un giorno un poliziotto, durante il suo giro d’ispezione, trovò un bimbo in lacrime, seduto sul marciapiede.

“Mi sono perso – disse il piccolo – e non so come ritornare a casa”. Ti accompagno al commissariato e di là telefoneremo ai tuoi genitori”.

Ma appena arrivati a “la croce”, il bambino guardò un istante intorno a sé ed esclamò: “Conosco la mia strada partendo da qui!” Lasciando la mano del poliziotto, si mise a correre, senza esitazione, fino a casa.

Questo aneddoto illustra ciò che accade a chi viene alla croce del Signore Gesù. Lì può trovare la via della Casa di Dio. Può realmente conoscere Dio come un Dio d’amore, di perdono, di pace.

La croce è infatti l’unico punto d’incontro tra l’uomo e Dio. Alla croce Gesù s’è offerto per il peccato del mondo. Ha sofferto ed ha espiato i peccati di coloro che confidano in lui. Alla croce Dio ha fatto risplendere il suo amore dando il suo unico Figlio.

La croce è il luogo dove il credente è liberato dal peso dei suoi peccati e si trova riconciliato con Dio. La croce è una porta stratta, poiché dobbiamo riconoscere le nostre colpe e la nostra incapacità di liberarcene da soli.

Ma questa porta ci apre l’accesso alla vita nuova, alla Casa del padre, là dove troviamo riposo, gioia e pace.

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