Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio, 18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi … (Efesini 6:17-18)
L’unica arma difensiva ed offensiva portata dal soldato romano era la spada. Corta, pericolosa perché ben affilata, talvolta a doppio taglio, era riposta nel fodero, fissato alla cintura, da dove il soldato la poteva estrarre rapidamente nel caso di un corpo a corpo col nemico.
Per il cristiano, la spada è la Parola di Dio, la “spada dello Spirito”. Essa rende il nemico inoffensivo se usata per mezzo dello Spirito e sotto il suo controllo. Per questo è indispensabile conoscerla, memorizzarla, attenersi alle sue dichiarazioni, appoggiarsi sulle su promesse, applicarla regolarmente alla propria vita.
Quando Gesù Cristo è stato tentato nel deserto (Matteo 4:1-11), ha usato il fendente della Parola di Dio per contrastare satana che, citando anch’egli le Scritture, cercava di farlo cadere.
Quando la Parola di Dio abita nei pensieri e nel cuore del credente, egli può mettere in rotta il nemico, vanificando i suoi molteplici attacchi. La Bibbia ha sempre una risposta contro le accuse, lo scoraggiamento, il dubbio, l’opposizione.
La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore. (Ebrei 4:12)
Non la si può dissociare dalla preghiera, che dà efficacia a tutti gli altri pezzi dell’armatura e porta il cristiano alla vittoria.
Mettiamo in pratica questo insegnamento di Paolo nei versetti citati di Efesini capitolo 6. Egli aveva una lunga esperienza del combattimento cristiano e voleva preparare noi a lottare per rimanere saldi nella fede.