Le cose che si vedono

Senza la fede, l’uomo si limita ad occuparsi esclusivamente di ciò che può vedere, osservare o immaginare, nei limiti delle capacità dategli da Dio. Nella sua sete di scoprire il mistero delle origini del universo, ha inventato mezzi d’investigazione sempre più evoluti.

Con misurazioni molto sofisticate di certe radiazioni vuole cercare di capire cosa può essere avvenuto nei primi secondi dell’esistenza dell’universo. In questo tentativo di avvicinarsi all’istante iniziale, formula ipotesi complesse, raggiugendo comunque risultati incerti.

Per fede intendiamo che l’universo è stato formato per mezzo della parola di Dio, sì che le cose che si vedono non vennero all’esistenza da cose apparenti. (Ebrei 11:3)

Nella sua maestosa sobrietà, questo versetto afferma che il punto di partenza è invisibile, anche se utilizziamo gli apparecchi più perfezionati.

Vedere o credere? Questo è un dilemma che ogni uomo, primo o poi, dovrà risolvere.

Nel principio DIO creò i cieli e la terra. (Genesi 1:1)

Per il credente, la dichiarazione del primo versetto della Bibbia, introduce la più maestosa testimonianza della grandezza e della potenza divine.

Il creato manifesta la potenza e la sapienza di Dio, ma per conoscere il Creatore occorre la fede. Se ti soffermi solamente nel campo dell’osservabile o di quello che la mente umana può concepire, non potrai mai entrare in relazione con quello che Dio è realmente.

Ma se gli concedi la tua fiducia, Egli si rivelerà a te, non solo come il Dio onnipotente, ma anche come il Salvatore della tua anima.

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