Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». (Matteo 19:14)
“Non si può restare a guardare quello che sta avvenendo nella scuola.
È allucinante il silenzio che è nell’intero edificio scolastico, cercavo le classi per accertarmi che ci fossero bambini a scuola, un silenzio assordante, non normale dove ci sono bambini di scuola primaria.
Insegnando musica gli strumenti potranno essere usati con le dovute precauzioni igieniche, ma i bambini non potranno cantare, dunque le voci dei bambini non si sentono più.
Devo vedere quando arriveranno i piccoli del primo anno, che di norma piangono per non staccarsi dai genitori, vorrò vedere e capire cosa accadrà, come si comporteranno.
Provvederò a fare qualche filmato, dall’esterno della scuola, perché come insegnante, non posso riprendere dall’interno.
Per me è il peggiore anno di insegnamento, preferirei fare altro, se avessi una possibilità economica alternativa, mi sarei messa in aspettativa, anche se non andrebbe bene, perché per reagire, per tutelare e difendere i bambini, non è giusto che me ne vada in aspettativa e non fare nulla.
Io voglio fare qualcosa, non posso restare passiva.
Certe mie colleghe si sono adeguate, accettano, si alleano per imporre ai genitori come educare i bambini a vivere questa nuova situazione, ma non è possibile pensarlo, sono esseri umani, mica sono statue fredde, l’unica che ha sorriso con i bambini è stata la sottoscritta e le mie colleghe non hanno approvato il mio atteggiamento, avrebbero voluto che stessi ferma senza muovermi.
Io non c’è la faccio, qualcosa dovrò farla a scuola, sicuramente verrò ripresa disciplinarmente”.
Nessun cristiano, degno di portare questo nome, dovrebbe accettare che i bambini siano maltrattati in questo modo!
Non seguirai la maggioranza per fare il male; e non deporrai in una vertenza giudiziaria schierandoti dalla parte della maggioranza per pervertire la giustizia. (Esodo 23:2)