Le tue mani

Tutte le mamme hanno bisogno di un grande cuore e grandi mani per occuparsi dei loro figli in tutte le fasi della loro vita: dalle mani che afferrano i bordi del letto al momento del parto, quando il dolore è più acuto, alle mani che li lavano, giocano a palla o raccolgono foglie per la collezione del figlio. In seguito quelle mani puliscono e disinfettano ginocchia sbucciate, tastano le fronti bollenti e asciugano le lacrime. Afferrano saldamente lo sterzo di un’auto e accompagnano i figli da un luogo all’altro, finché adolescenti, non vorranno loro stessi condurre l’auto, mentre le mani della mamma si terranno strette ai sedili!

Le mani di una madre esprimono amore, disciplina, dolore, protezione e cura. Ora osserva le tue mani e chiedi a Dio, oggi, come le puoi usare al meglio: Accogliere le preoccupazioni e le paure dei tuoi figli, preparare un pasto e aprire la tua casa anche agli amici dei figli, favorire la crescita e il distacco di tuo figlio dalla famiglia. Le tue mani sono una benedizione e ricevono benedizione.

luceEd ecco una donna, affetta da un flusso di sangue già da dodici anni, gli si accostò di dietro e toccò il lembo della sua veste. Perché diceva fra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare la sua veste, sarò guarita». Gesù, voltatosi e vedutala, le disse: «Fatti animo, figliola; la tua fede ti ha guarita». Da quell’ora la donna fu guarita. (Matteo 9:20-22)

Dio opera attorno a noi tutti i giorni, per tutta la durata della nostra giornata. E’ così facile per noi vivere semplicemente per “spuntare dalla nostra lista di attività quotidiane” le varie cose fatte, senza notare l’impronta di Dio nelle circostanze o in ciò che ci circonda. Con questo atteggiamento ci lasciamo sfuggire la voce di Dio che, come un filo, ci crea un collegamento a momenti e giorni della nostra vita.

Gesù aveva una grande attenzione per ogni circostanza e persona attorno a Lui, mentre si spostava da un luogo all’altro per compiere il Suo ministero. Una donna che piangeva la morte di suo figlio.

Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della città era con lei. Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!» Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo». E questo dire intorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutto il paese intorno. (Luca 7:11-17)

Una donna che attingeva acqua.

Una donna di Samaria venne per attingere l’acqua. E Gesù le disse: «Dammi da bere», perché i suoi discepoli erano andati in città a comperare del cibo. Ma la donna samaritana gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» (Infatti i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani). Gesù rispose e le disse: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva». (Giovanni 4:7-10)

Un uomo infermo vicino ad una vasca.

teofania4C’era là un uomo infermo da trentotto anni. Gesù, vedendolo disteso e sapendo che si trovava in quello stato da molto tempo, gli disse: «Vuoi essere guarito?». L’infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l’acqua è agitata, e, mentre io vado, un altro vi scende prima di me». Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». (Giovanni 5:5-8)

Un cieco che urlava al lato della strada.

Com’egli si avvicinava a Gerico, un cieco che sedeva presso la strada, mendicando, udì la folla che passava, e domandò che cosa fosse. Gli fecero sapere che passava Gesù il Nazareno. Allora egli gridò: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!» E quelli che precedevano lo sgridavano perché tacesse; ma lui gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!» Gesù, fermatosi, comandò che il cieco fosse condotto a lui; e, quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che io ti faccia?» Egli disse: «Signore, che io ricuperi la vista». E Gesù gli disse: «Ricupera la vista; la tua fede ti ha salvato». Nello stesso momento ricuperò la vista, e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, visto ciò, diede lode a Dio. (Luca 18:35-43)

Agli spettatori distratti, tutte queste situazioni sono parse come “interruzioni” rispetto alla tabella di marcia, ma Gesù vide in essi degli “appuntamenti divini“.

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