Giorgio, uomo meticoloso, desidera che il suo orto sia perfetto. L’ha vangato con cura, ma è bastato poco tempo perché le erbacce riapparissero alla superficie. Allora ha preso la decisione di passarvi l’erpice per togliere tutte le radici.
Questo lavoro sembrava essere efficace e il terreno perfettamente pulito; ma dopo poche settimane, radici nascoste in profondità facevano di nuovo apparire quelle erbacce indesiderabili.
Che fare? C’è un solo rimedio: provocarne la morte applicando un potente diserbante.
Non è così anche nella nostra vita? Dopo la conversione, abbiamo forse tentato di sbarazzarci delle nostre cattive inclinazioni. Ma che triste constatazione! I nostri sforzi per scartare tutto quello che era un laccio non servivano a nulla.
Giacché non capisco quel che faccio, perché non faccio quello che vorrei, ma faccio quello che odio. (Romani 7:15)
La nostra natura malvagia non tardava a manifestarsi. Saremmo obbligati a peccare di continuo? No. C’è una risorsa: credere a quello che Dio insegna nella sua Parola.
Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Galati 2:20)
Certamente il credente ha in sé, come tendenza innata, il principio del male che il Nuovo Testamento chiama “la carne” e che lo spinge a peccare; ma non è costretto a cedere al male. Può essere vittorioso per mezzo della potenza dello Spirito di Dio che agisce in lui.
O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Io rendo grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato. (Romani 7:24-25)
Tenere “nella morte” questo principio di male e lasciarsi guidare dallo Spirito Santo è l’unica risorsa per vivere veramente da credenti, liberi e felici.
Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. (Romani 8:1-2)