Libertà di scelta

Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me. (Apocalisse 3:20)

In seguito agli avvenimenti dell’11 Settembre 2001, durante un’intervista televisiva negli Stati Uniti, un giornalista chiedeva alla figlia di un evangelista:

“Dio, come ha potuto permettere che avvenisse una tale catastrofe?” Ella ha risposto così: “Credo che Dio sia profondamento rattristato, così come lo siamo noi, ma nel corso degli anni abbiamo detto a Dio di uscire dal governo del nostro paese, dalle nostre scuole, dalle nostre case, dalle nostre vite… come possiamo sperare che ci protegga e ci benedica se pretendiamo che ci lasci soli?”

L’essere umano, invaghito di libertà, vuole la libertà di pensiero, ma non si rende conto di essere condizionato dalle idee degli altri, influenzato dai modelli culturali, sociali, dalle abitudini di chi gli sta intorno.

Sarebbe libertà quella di fare ciò che più ci piace, talvolta a spese dei nostri simili?

Una tale falsa libertà rischia di condurci ai peggiori eccessi, essendo in contraddizione coi comandamenti che Dio ha dato all’uomo per orientarsi nella sua vita sulla terra.

Dio ha lasciato all’uomo la libertà di scelta, come essere responsabile. Ma ogni scelta implica delle conseguenze.

Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. (Giovanni 8:36)

Quando Dio sta alla porta della nostra vita, aspettando che gli apriamo, la decisione spetta a noi. Egli non forza mai la porta; è come se la maniglia fosse soltanto all’interno. Questa scelta coinvolge la nostra vita terrena e anche il nostro avvenire eterno.

Dio mette davanti a noi la vita e il bene, la morte e il male e ci consiglia di scegliere la vita.

Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché possa vivere, tu e i tuoi discendenti, e possa amare l’Eterno, il tuo DIO, ubbidire alla sua voce e tenerti stretto a lui, poiché egli è la tua vita e la lunghezza dei tuoi giorni, affinché tu possa abitare nel paese che l’Eterno giurò di dare ai tuoi padri, ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe». (Deuteronomio 30:19-20)

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