Ma come fa?

Un giornalista aveva posto questa domanda a una giovane donna seriamente malata che doveva anche accudire ai bisogni della famiglia e prendersi cura del marito, invalido in seguito a un incidente.

“Ma come fa?” Ella rispose semplicemente: “Con la preghiera! Grazie a Dio, ho il privilegio di essere una credente. Altrimenti sarei già morta”.

preghiera2Forse la preghiera non fa parte delle nostre abitudini. Anche se non abbiamo mai parlato a Dio, Egli ci conosce; anche se noi non lo conosciamo. Egli sa ogni nostro desiderio, ogni nostra gioia, ogni nostro lamento.

SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci. Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero. Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e conosci a fondo tutte le mie vie. (Salmo 139:1-3)

Per di più vuole ascoltarci, vorrebbe che gli parlassimo perché ci ama, mentre Lui ci parla per mezzo della Sua Parola, la Bibbia, che ha fatto scrivere per noi. Questo dialogo con Dio è il privilegio di tutti i credenti, poiché di un privilegio si tratta.

Quando quella giovane donna parlava del privilegio di essere una credente, esprimeva semplicemente la gioia che provava nel conoscere la risorsa che le permetteva di farcela.

A te, che esaudisci la preghiera, verrà ogni creatura. (Salmo 65:2)

Alla chiamata di Dio, aveva risposto un giorno “Si”, accettando con fede la rivelazione dell’amore di Gesù; quell’amore che l’aveva salvata, quell’amore che la seguiva passo passo.  Per “farcela” nella vita, una vita con quei problemi, ella aveva il soccorso divino, ad ogni istante, in risposta alle sue preghiere.

In cambio del mio amore, mi accusano, ma io faccio ricorso alla preghiera. (Salmo 109:4)

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