Mille anni

Ora, carissimi, non dimenticate quest’unica cosa: che per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno. (2 Pietro 3:8)

Dopo duemila anni di cristianesimo, siamo ormai nel terzo millennio. Mille anni: un’unità di tempo impressionante! Circa quaranta generazioni! Certe persone hanno una longevità eccezionale, ma qualunque sia la lunghezza della vita, fosse anche di 120 anni, la fine è uguale per tutti: la morte.

Salomone, il re più saggio della storia, avrebbe desiderato prolungare la speranza di vita dell’uomo, ma la sua conclusione è realistica:

Se uno generasse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i giorni dei suoi anni, ma la sua anima non si sazia di beni e non ha neppure sepoltura, io dico che un aborto è più felice di lui; poiché è venuto invano e se ne va nelle tenebre, e il suo nome è coperto di tenebre. Anche se non ha visto né conosciuto il sole, tuttavia ha più riposo dell’altro. Sì, anche se dovesse vivere due volte mille anni, senza però godere dei suoi beni. Non vanno tutti a finire nello stesso luogo? (Ecclesiaste 6:3-6)

Dio offre la felicità su un’altra base, diversa dalla durata della vita.

Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto! (Salmi 32:1)

La felicità è legata al fatto di avere la coscienza liberata, di essere in pace con Dio per mezza della fede in Gesù Cristo. Consiste nel confidarsi in Dio, il Padre onnipotente e pieno di compassione.

La vita umana è breve e fragile, ma Dio è grande ed immutabile, è “lo stesso”, colui che non cambia.

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. (Ebrei 13:8)

Il tempo avanza inesorabilmente. Oggi è ancora il tempo in cui Dio offre la salvezza in dono, il tempo di ricevere Gesù Cristo nel più profondo del nostro essere. Prestò però, dopo avere incatenato i suoi nemici, Dio introdurrà un regno di giustizia e di pace, in cui risplenderanno, per mille anni, la bellezza e la supremazia del Re, Gesù Cristo.

Sì, Dio è grande, ma noi non lo conosciamo, e il numero dei suoi anni è imperscrutabile. (Giobbe 36:26)

Ma nessuno di coloro che lo hanno respinto e hanno rifiutato il dono della salvezza potrà partecipare a questa felicità. E adesso che bisogna credere in lui.

Ora, essendo suoi collaboratori, vi esortiamo a non ricevere invano la grazia di Dio, perché egli dice: «Io ti ho esaudito nel tempo accettevole e ti ho soccorso nel giorno della salvezza». Ecco ora il tempo accettevole, ecco ora il giorno della salvezza. (2 Corinzi 6:1-2)

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