Mistero della vita

Sì, tu hai formato le mie interiora, tu mi hai intessuto nel grembo di mia madre. Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo; le tue opere sono meravigliose, e io lo so molto bene. (Salmo 139:13-14)

La vita è un mistero, profondo, appassionante. Ogni neonato possiede tratti unici e meravigliosi. Tra il concepimento e la nascita avvengono cambiamenti incredibili.

L’uovo fecondato si dividerà per formare migliaia di miliardi di cellule. Ma il bambino che nascerà non sarà solo miliardi di cellule, sarà un essere vivente che possiede la vita come un tutto, sarà un essere unico. Altre persone possono avere lo stesso nome, ma la vita di quel bimbo è unica. Non sarà solo un essere vivente, ma una persona.

Il corpo di una persona ha molta importanza, ma quella che la caratterizza veramente è la capacità di riflettere, è la sua mente, la sua responsabilità.

Ogni essere umano possiede uno spirito e un’anima, la parte immateriale del nostro essere che, per ciascuno di noi, ha più valore di tutto il mondo.

Che giova infatti all’uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l’uomo in cambio dell’anima sua? (Matteo 16:26)

Quest’anima, ci dice il Signore, possiamo perderla. Una vita che dà appiglio al male è una vita perduta sulla terra e per l’eternità davanti a Dio.

Perdiamo la vita se rifiutiamo di credere in Dio, se scegliamo di vivere senza di lui. Perdere la propria anima non vuol dire che sia distrutta, ma che va alla perdizione eterna, lontana da Dio.

La nostra anima però può essere salvata se confidiamo nel Signore Gesù, morto per le nostre colpe e poi risuscitato. Dio ci ha creati per conoscerlo e vivere felice per sempre presso di lui. Non si può concepire la vita di un uomo senza pensare all’eternità.

Non vergognarti dunque della testimonianza del Signor nostro, né di me suo prigioniero, ma soffri anche tu con me per l’evangelo, sostenuto dalla potenza di Dio, che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci è stata data in Cristo Gesù prima dell’inizio dei tempi, ed ora è stata manifestata con l’apparizione del Salvatore nostro Gesù Cristo, che ha distrutto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’immortalità per mezzo dell’evangelo, di cui io sono stato costituito araldo, apostolo e dottore dei gentili. (2 Timoteo 1:8-11)

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