Più di un profeta

Chi è grande tra gli uomini? Alcuni risponderanno: i sapienti o i filosofi. Ma, per gli uni e per gli altri, i loro meriti si limitano alle proprie ricerche, e le loro concezioni sono presto sorpassate. Essi sono dunque superati dai profeti di Dio, che hanno comunicato non i propri pensieri, ma quelli di Dio, pensieri che durano.

Eppure, c’è qualcuno più grande dei profeti. E’ Gesù che ha affermato non solo di dare il messaggio di Dio, ma di essere la sostanza stessa di questo messaggio.

Gesù ha rivelato Dio, facendosi conoscere lui stesso agli uomini. Chi lo vedeva, vedeva Dio. Chi gli credeva, credeva a Dio. Chi lo seguiva, ubbidiva a Dio. Gesù non aveva neppure bisogno di una preghiera per calmare la tempesta. Gli bastava parlare ed era fatto.

Ed essendo egli salito nella barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco sollevarsi in mare una tempesta così violenta, che la barca era coperta dalle onde. Or egli dormiva. E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: «Signore, salvaci, noi periamo!». Ma egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?». E, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia. Allora gli uomini si meravigliarono, e dicevano: «Chi è costui, al quale anche il mare e i venti ubbidiscono?». (Matteo 8:23-27)

Affermava la propria autorità divina, il che urtava molte persone. Persino i suoi discepoli l’hanno capito poco, ma avevano riconosciuto che era più di un profeta, che era il Figlio del Dio vivente.

E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù, rispondendo, gli disse: «Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. (Matteo 16:16-17)

Al centro della fede cristiana c’è questo fatto misterioso, che Gesù è “Dio con noi”.

Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: “Dio con noi“. (Matteo 1:23)

E’ venuto a condividere la nostra condizione umana, perché ci ama. E’ morto per espiare i nostri peccati, è risuscitato per dare la vita eterna a tutti quelli che confidano in lui.

Non basta dunque riconoscere in Gesù un profeta, magari il più grande dei profeti. Bisogna credere che Egli è il Figlio di Dio, il Re dei re e il Signore dei signori.

Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno potestà come re, per un’ora, insieme alla bestia. Essi hanno un unico scopo e daranno la loro potenza ed autorità alla bestia. Essi combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e coloro che sono con lui sono chiamati, eletti e fedeli». (Apocalisse 17:12-14)

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