Prigioniero o libero?

Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. (Giovanni 8:36)

L’uomo crede di essere libero; ma non è invece prigioniero come un uccello in una voliera? Disubbidiente a Dio, si è posto sotto il dominio crudele di Satana, e soffre. Ma Gesù è venuto in questo mondo per distruggere le opere del diavolo.

Lo Spirito del Signore, l’Eterno, è su di me, perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri, a proclamare l’anno di grazia dell’Eterno e il giorno di vendetta del nostro DIO, per consolare tutti quelli che fanno cordoglio, per accordare gioia a quelli che fanno cordoglio in Sion, per dare loro un diadema invece della cenere, l’olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione dell’Eterno per manifestare la sua gloria. (Isaia 61:1-3)

Convertirsi, riceverlo come Salvatore e Signore, è passare dalla schiavitù alla libertà. E’ appartenere non più ad un tiranno crudele, ma a Gesù; che è dolce, umile, infinitamente amorevole e meritevole di essere amato in tutto.

Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. (Matteo 11:28)

Gli apostoli Paolo e Sila, benché imprigionati a Filippi, in Macedonia, cantavano e pregavano. La loro fede trionfava sulle sofferenze.

E, dopo averli battuti con molti colpi, li gettarono in prigione, comandando al carceriere di tenerli al sicuro. Questi, ricevuto un tale ordine, li gettò nella parte più interna della prigione e fissò i loro piedi ai ceppi. Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a Dio; e i prigionieri li udivano. (Atti 16:23-25)

Attraversare con Gesù tutte le circostanze della vita significa diventare sorgente di pace e di gioia; questa è la vera libertà.

State dunque saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitù. (Galati 5:1)

Questo versetto c’invita a non lasciarci di nuovo assoggettare dall’attrazione delle ricchezze, del potere, di una vita troppo attiva, del sesso… Tanti lacci tesi da Satana che vorrebbe rovinare la nostra relazione con Cristo.

Un segreto per sfuggirgli: conoscere la grazia di Dio.

Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente, aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo, il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere. (Tito 2:11-14)

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