Infatti non vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole abilmente escogitate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. (2Pietro 1:16)
Un giorno, un predicatore della Parola di Dio incontrò un noto attore e gli chiese il motivo del suo successo, mentre lui, annunciando il Vangelo, ne aveva così poco. L’attore gli rispose: “La differenza tra noi due sta nel fatto che io presento le cose irreali come se fossero vere, e lei presenta delle cose vere, però come se fossero irreali”.
Questa risposta piuttosto impertinente fece comunque riflettere il predicatore, e può mettere in questione anche noi.
– Per noi, è una realtà che Dio è il Creatore di tutto e il Padrone dell’universo? Se crediamo questo, il degrado della natura e della nostra società che ha abbandonato Dio non devono angosciarci oltremodo. Anche se è l’uomo il colpevole, resta il fatto che tutto è sotto il controllo di Dio. E Dio, quanto lo riterrà opportuno, interverrà.
– Per noi è una realtà l’amore infinito di Dio come la Bibbia ce lo presenta? Se sì, questa certezza scaccia le nostre paure e ridimensiona le nostre preoccupazioni.
– Per noi è una realtà la promessa che il Signore ha fatto di venire a prendere i suoi per introdurli nel suo cielo di gloria? Se lo crediamo, daremo meno valore alle ricchezze della terra e lo aspetteremo con maggiore fervore.
In verità, in verità vi dico: Il servo non è più grande del suo padrone, né il messaggero più grande di colui che l’ha mandato. Se sapete queste cose, siete beati se le fate. (Giovanni 13:16-17)