Ultima chiamata

Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l’osservano». (Luca 11:28)

Alcuni giovani partirono per un’escursione in alta montagna e faticosamente raggiunsero il rifugio presso il quale avevano previsto di trascorrere la notte.

All’improvviso suona il telefono di uno di loro: “Parla il soccorso alpino, vi dobbiamo avvisare che è imminente un’abbondante nevicata e che il rifugio nel quale siete alloggiati è esposto a valanghe; quindi vi consigliamo di scendere a valle immediatamente”. Il messaggio fu accolto da una risata generale.

Poco più tardi squilla nuovamente il telefono. Viene dato ordine tassativo agli alpinisti di lasciare immediatamente il rifugio perché la neve stava già cadendo abbondantemente. “Noi non partiremo, questi appelli sono esagerati”, fu il loro commento.

Un quarto d’ora dopo, il telefono suona ancora. La voce è supplicante: “Come! Siete ancora lì …” Il giovane interrompe la comunicazione; non voleva più sentire quegli appelli, e da quel momento nessuno chiama più.

Quella stessa notte avvenne la catastrofe, e la mattina seguente i soccorritori si misero in cammino alla loro ricerca. Non trovarono né il rifugio né i cinque ragazzi; ogni cosa era stata spazzata via da una montagna di fango e di neve.

Quante volte hai udito gli appelli pressanti di Dio? Egli non vuole la morte della sua creatura colpevole, ma la sua conversione e la sua vita. Hai anche tu, come quei giovani, rifiutato di ascoltare? Ancora un volta Dio ti sta offrendo la salvezza; non rifiutarla!

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola. (Luca 10:39)

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