Perciò ho odiato la vita, perché tutto quello che si fa sotto il sole mi è divenuto odioso, poiché tutto è vanità, un correre dietro al vento. (Ecclesiaste 2:17)
Secondo un’inchiesta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo c’è un suicidio ogni 40 secondi e un tentativo ogni 3 secondi. Non è risparmiata nessuna nazione.
E’ spesso la disperazione conseguente ad una crisi famigliare o individuale che spinge a commettere un simile atto. I ricercatori osservano che gli esseri umani possono adattarsi a qualunque situazione, purché abbiano una speranza. Ma speranza in chi? In che cosa?
I progressi tecnici e scientifici rendono la vita più gradevole, ma spesso comportano nuove minacce per il domani.
- Certi cambiamenti politici hanno portato più pace e stabilità economica in alcuni paesi, altri però stanno affondando nel caos.
- L’uomo è diventato migliore? Oppure rimane “un lupo per l’uomo”, come dicevano i latini?
- L’aspettativa di vita è aumentata, ma la morte rimane una scadenza inevitabile.
Allora, c’è una speranza al di là di queste delusioni? Sì, c’è motivo per sperare,à la buona notizia del Vangelo. Dio, il padrone della vita e della morte, ci ama. Ha dato il suo Figlio, Gesù Cristo il quale, dopo aver condiviso la nostra condizione umana, ha subito il supplizio della croce ed è risuscitato per risolvere il problema del peccato.
Ancora oggi, a chi lo vuole, Dio offre il perdono, la pace del cuore, la vita eterna nella casa del Padre, dove la sofferenza sarà sconosciuta. Questa speranza non si basa su valori effimeri, ma su certezze. Dio te la offre oggi. L’accetti?
Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. (Geremia 29:11)