Una strada troppo facile?

Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini, egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, affinché, giustificati per la sua grazia, fossimo fatti eredi della vita eterna, secondo la speranza che abbiamo. Sicura è questa parola, e voglio che tu affermi con forza queste cose, affinché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di applicarsi a opere buone. Queste sono le cose buone e utili agli uomini. (Tito 3:4-8)

Si sente dire che la dottrina della salvezza per grazia e non per le opere non è giusta perché rende troppo facile la strada del cielo: ognuno potrebbe fare ciò che vuole e andare ugualmente in paradiso!

Ma è certamente più facile dare del denaro per costruire una chiesa o per un’opera missionaria, piuttosto che accettare umilmente, come Dio vuole, la salvezza che ci offre per entrare in cielo come un peccatore salvato per grazia.

Altri diranno che questa dottrina è un nonsenso. E’ quanto si sosteneva già a Corinto, quasi duemila anni fa. Ebbene, nessun altro insegnamento ha prodotto dei risultati più potenti della semplice proclamazione del perdono gratuito mediante la fede in Gesù Cristo.

Le buone opere seguiranno immancabilmente, non in vista di ottenere la salvezza, bensì perché la si possiede. E’ questa dottrina che costituiva la forza degli apostoli quando andavano verso le nazioni pagane per annunciare la “buona notizia”, l’Evangelo.

All’inizio non erano che una manciata di uomini, eppure “hanno messo sottosopra il mondo”, come avevano detto di Paolo e Sila, sia pure per farli condannare dai magistrati.

Ma non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni fratelli davanti ai magistrati della città, gridando: «Costoro, che hanno messo sottosopra il mondo, sono venuti anche qui, e Giasone li ha ospitati; ed essi tutti agiscono contro i decreti di Cesare, dicendo che c’è un altro re, Gesù». (Atti 17:6-7)

Questa verità della salvezza per la fede in Cristo fu rimessa in luce alla fine del Medio Evo, quando si incominciò a tradurre e a leggere la Parola di Dio!

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