In quel tempo sorgerà Michele, il grande capo, il difensore dei figli del tuo popolo; vi sarà un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; cioè, tutti quelli che saranno trovati iscritti nel libro. (Daniele 12:1)
I cuori di molti sono smarriti e disorientati. La confusione la fa da padrone in ogni campo. Nella società, nella scuola, nella famiglia ed anche, e soprattutto, in ambito religioso. Mentre i governatori delle nazioni arricchiscono o prosperano sempre più, milioni di famiglie in tutto il mondo vengono risucchiate inesorabilmente dal vortice della povertà.
I valori etici e morali sono ormai in via di estinzione. Le famiglie si sfasciano, le carceri pullulano di detenuti, gli ospedali non han più posti letto. E, cosa ancor più grave, è che molti attribuiscono a Dio la causa di tutto questo sfacelo …
Non c’è da stupirsi! Quando, duemila anni fa, Gesù fece il suo ingresso nella vita politica, sociale e religiosa della Giudea, il contesto non era per certo migliore di quello attuale. La società andava a rotoli.
Daniele profetizzò: “In quel tempo sorgerà Michele, il grande capo”. Il capo di cui parla Daniele è l’arcangelo Michele. Al momento giusto, interverrà ancora con tutti i santi angeli per combattere e liberare i figli di Dio dalle avversità a venire.
Glorioso e determinante sarà il suo intervento quando, al momento giusto, insieme a Gesù, comandante in capo dell’esercito celeste, “riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli” (Matteo 24:31).
M.A.