Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate; ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. (1 Pietro 3:14-15)
“E di speranza che questa città ha bisogno!” Questo graffito è apparso sui muri di una capitale europea dopo l’annuncio del settimo piano di restrizioni da effettuarsi in tre anni a causa della crisi economica.
Il bisogno di speranza è un bisogno universale. “La speranza fa vivere”, dice un proverbio. Il disoccupato spera di trovare un lavoro, il malato spera di guarire, lo studente di passare l’esame, la coppia di sposi di essere felice …
Cosa c’è di più legittimo? Ma se si pensasse che per raggiungere questo obiettivo bisogna riporre la fiducia in un sistema politico e nel progresso della medicina o nelle potenzialità e competenze di ognuno, quante speranze sarebbero deluse? A causa delle tante delusioni, che sono purtroppo una triste realtà, l’accademico André Frossard ha scritto: “Non ci sarà mai sulla terra altra speranza per gli essere umani che la speranza cristiana”.
E’ cristiano non chi ha una religione con questo nome, ma chi ha con Dio una relazione viva, di fiducia e di amore, intrattenuta mediante la preghiera e la lettura della Bibbia. Essere cristiani non offre garanzia di una vita esente da problemi, ma la certezza di possedere la forza e la pace anche nelle difficoltà.
Il credente è invitato a gettare le sue preoccupazioni sul Signore, certo delle Sue cure, fiducioso nelle Sue promesse e non si accontenta di ciò che è visibile e temporaneo.
Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo; gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. (1 Pietro 5:6-7)
La speranza cristiana orienta il suo sguardo verso l’aldilà perché Gesù Cristo morendo sulla croce, ha pagato il diritto di entrare nel paradiso di Dio per tutti coloro che accettano il dono incomparabile del Suo perdono, della Sua grazia e della vita eterna.
Anche voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili, se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore. (Colossesi 1:21-23)