Ricòrdati che mi hai plasmato come argilla, e tu mi fai ritornare in polvere! (Giobbe 10:9)
Questa frase di Giobbe suona come un lamento verso il Signore. Egli era afflitto e gravemente provato. Tutto nella sua vita era venuto meno: affetti, ricchezze, salute, dignità. Tuttavia le parole di Giobbe sottolineano come la sua esistenza dipendesse dalla mano dell’Onnipotente.
Quest’uomo afferma il vero: Il Signore poteva chiamarlo alla vita, sostenerlo o farlo ritornare alla polvere secondo la Sua volontà. Giobbe riconosceva che quella penosa condizione era conosciuta e voluta da Dio per la sua vita, ma era scoraggiato e il forte dolore gli impediva di trovare risposo in quella prova, di vedere la mano di Dio ancora all’opera per lui. Giobbe rinfacciava al Signore di non curarsi di lui, dicendogli: “Ricordati”.
Dio però non si dimentica di te. Non ha bisogno che tu gli ricordi quello che sei e come ti ha fatto né cosa stai soffrendo adesso. Ricorda tu, oggi, che Egli sa ogni cosa e che non può dimenticarsi di te. E’ vero, Dio ti ha formato dalla terra e sei polvere.
Qualunque sia la prova che stai attraversando, sei hai fede in Lui, come argilla Egli sta ancora lavorando la tua vita affinché tu possa vedere la Sua gloria. Non disperare!