Cristo ti conosce

Gesù le disse: «Va’ a chiamare tuo marito e torna qui». La donna rispose e gli disse: «Io non ho marito». Gesù le disse: «Hai detto bene: “Non ho marito”, perché tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto la verità». La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. (Giovanni 4:16-19)

Gesù, rivolgendosi alla Samaritana, disse: “Chiama tuo marito”. Bastarono queste poche parole per rivelare la condizione morale della donna.

Ebbene, andiamo per ordine: la salvezza è il risultato di un incontro personale con Gesù. Nessun individuo al mondo potrà voltare veramente pagina alla propria vita se non quando sarà posto di fronte alla gravità del proprio peccato. Ciò si realizza solamente alla presenza di Cristo, che conosce il cuore di ciascuno.

Tutto ci sembra in ordine fino a quando Egli non si avvicina a noi: allora scopriamo che nel nostro animo le cose veramente a posto sono poche. Questo è il primo passo, senza il quale non si decolla verso la salvezza, anche se non è l’unica esperienza da fare. La Samaritana, inoltre, scoprì nello sconosciuto Giudeo che le stava di fronte, un profeta, anzi più di un profeta.

Conoscere il Signore che abbiamo ignorato e magari disprezzato, ci porta a concludere con assoluta certezza che soltanto Gesù può essere la nostra luce.

Se Dio mette a nudo la nostra condizione spirituale, non lo fa per fermarsi a puntare il dito sul nostro peccato, bensì per indicarci il Redentore. Non temere di aprirti alla Sua presenza ed Egli ti colmerà con il Suo perdono.

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