Dio il SIGNORE fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì. (Genesi 3:21)
Ormai l’uomo e la donna aveva disubbidito al proprio Creatore cadendo nell’inganno propostogli dal serpente. La punizione di Dio fu inevitabile, perché bisogna ricordare che Dio è amore quanto giustizia. Il peccato porta alla morte e la conseguenza della disubbidienza fu l’essere scacciati dall’Eden.
Ma prima di ciò avviene che Dio compie un ultimo atto verso i due, ormai erranti: lavora delle tuniche di pelle. Non solo le cuce personalmente ma quando saranno pronte li vestirà con esse. Un atto inaspettato per chi sa bene di avere sbagliato e quindi accetta le conseguenze dell’errore.
Immaginiamo cosa hanno potuto pensare l’uomo e la donna nell’attimo in cui vedono queste tuniche fatte di pelle con manifattura non umana, ma lavorata direttamente da Colui che stava lì per mettere in atto il proprio giusto giudizio per l’accaduto.
Meraviglia dell’amore di Dio! Anche nell’attimo in cui doveva punire la sua creatura prediletta compie questo atto d’amore incondizionato nel coprire con vesti di pelle l’uomo e la donna. Saranno servite nelle notti fredde e negli inverni rigidi della loro futura vita terrena; ed ogni volta che le avranno indossate avranno pensato al loro Dio immensamente amorevole!
Si, anche quando meritiamo una punizione o riprensione da parte di Dio, Egli riesce a prendersi cura di noi. Dio è amore, Dio ci ama incondizionatamente.
D.G.