Essere servito o servire?

E’ l’ultima sera che Gesù trascorre coi suoi discepoli. Sa che la croce è vicina. Durante la cena, si alza, depone i suoi abiti e si veste da servitore. Poi prende un recipiente con dell’acqua e, come faceva un servo di quei tempi, si mette a lavare i piedi ai suoi discepoli.

Or prima della festa di Pasqua, sapendo Gesù che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. E, finita la cena, avendo già il diavolo messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani, e che egli era proceduto da Dio e a Dio ritornava, si alzò dalla cena e depose le sue vesti; poi, preso un asciugatoio, se lo cinse. Dopo aver messo dell’acqua in una bacinella, cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui era cinto. (Giovanni 13:1-5)

Pietro si stupisce e si oppone.

Venne dunque a Simon Pietro. Ed egli gli disse: «Signore tu lavi i piedi a me?». Gesù rispose e gli disse: «Quello che io faccio, ora non lo comprendi, ma lo comprenderai dopo». Pietro gli disse: «Tu non mi laverai mai i piedi». Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non avrai nessuna parte con me». (Giovanni 13:6-8)

Egli è cosciente della grandezza del Signore. Non vuole lasciarsi servire dal maestro, ma vuole porsi al di sotto di Lui. In un certo senso aveva ragione di reagire, ma così facendo ha dimostrato di non aver compreso la nuova scala di valori insegnata da Gesù.

Nel regno di Dio, il concetto della grandezza è all’opposto di quello degli uomini. In questo regno è l’amore che detta la legge. Chi serve per amore è più grande di colui che è servito.

Poiché anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti. (Matteo 20:28)

Abbassandosi per lavare i piedi dei discepoli, Gesù ha dato un’idea della Sua grandezza morale. Ha indicato quale sia la vera grandezza. Chi è realmente grande non tenta di innalzarsi e rinuncia alle lodi degli uomini. Nella fede le apparenze non hanno più importanza. Se uno vuole essere grande, aspiri alla grandezza interiore, quella che si esprime nel servizio.

Chi è infatti più grande chi siede a tavola, o colui che serve? Non è forse colui che siede a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che serve. (Luca 22:27)

Abbi il desiderio di seguire l’esempio di Gesù, l’uomo umile, dolce e pieno di bontà. Questa è la vera grandezza: servire senza che se ne parli e lavorare anche se nessuno lo vede!

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