Gesù nel cielo

Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra». Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu sollevato in alto; e una nuvola lo accolse e lo sottrasse dai loro occhi. (Atti 1:8-9)

Gesù “fu sollevato” è scritto anche che “è salito”, il verbo nel testo greco è al passivo e precisamente “fatto salire”. E’ l’onore che Dio ha riservato a Suo Figlio. Il mondo religioso, politico e culturale l’ha respinto, ma Dio l’ha elevato!

ascensioneAnche la nuvola che lo ha accolto è significativa. Nell’Antico Testamento, la nuvola era il segno della manifestazione visibile della presenza di Dio. Ricevendo il suo Figlio diletto nella gloria del cielo, Dio si identifica con Lui e dimostra di avere gradito la Sua opera alla croce.

Gesù era stato visto dai suoi discepoli nel vero senso della parola. Però sappiamo che è anche “visibile “agli occhi della fede:

Tu lo hai fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli, tu lo hai coronato di gloria e di onore e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani; tu gli hai posto tutte le cose sotto i piedi». Infatti, nel sottoporgli tutte le cose, non ha lasciato nulla che non gli fosse sottoposto. Tuttavia al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli sono sottoposte, ma vediamo coronato di gloria e d’onore per la morte che sofferse, Gesù, che è stato fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli, affinché per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti. (Ebrei 2:7-9)

I discepoli, benché non l’abbiano più visto, lo hanno poi, per fede, contemplato nel cielo grazie alla presenza dello Spirito Santo in loro; e la posizione gloriosa di Gesù è stata uno dei temi principali del loro ministero. Anche l’apostolo Paolo, al quale il Signore si era rivelato dalla gloria del cielo sulla strada per Damasco, ha proclamato, con potenza, questa verità.

Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi, e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra ogni anno nel santuario con sangue non suo, altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una sola volta, alla fine delle età, Cristo è stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. (Ebrei 9:24-26)

 

Facebooktwitterlinkedintumblr

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *