Anche se mio padre e mia madre mi avessero abbandonato, l’Eterno mi accoglierebbe. (Salmi 27:10)
“Sono cresciuto senza conoscere mio padre. Col passare degli anni mi sono sempre più chiuso in me stesso e l’amarezza cresceva. Ce l’avevo col mondo intero. Allora per compensare l’assenza del padre e per trovare un minimo di autostima, mi sono impegnato per riuscire nella vita. Sono arrivato a guadagnare molto denaro, ma ero sempre triste e solo; un po’ alla volta, senza rendermene conto, sono diventato schiavo della droga, dell’alcol, della menzogna e della violenza. Avrei voluto sapere se Dio esisteva davvero e in fondo al mio essere lo stavo cercando.
Una mia zia conosceva il Vangelo da tanto tempo e un giorno andai a trovarla. Conversando con lei provai un senso di pace, una amore fino ad allora sconosciuto. Avrei pianto, ma nelle mia mente si era insinuato un pensiero: “Non sono cose che fanno per me, i miei amici di derideranno …”. Tornai a casa e non dissi niente a nessuno, ma sentivo un gran vuoto dentro di me.
Una mattina, un mio cugino mi invitò ad accompagnarlo in chiesa per ascoltare un predicatore. Quando giungemmo là, lo stesso pensiero frullava nella mia testa: “Ti derideranno, sono cose che non fanno per te”. La predica fu molto toccante e, mentre la corale cantava, una pace, una serenità profonda scendevano su di me, come se il Signore mi avesse preso fra le Sue braccia.
Tutti i miei peccati, le mie catene, la mia rabbia scomparvero. Ho iniziato a piangere di gioia. Avevo finalmente trovato in Gesù un Salvatore e in Dio un Padre!”
Testimonianza di Antonio
