Il giorno dell’Eterno è vicino

Poiché il giorno dell’Eterno è vicino per tutte le nazioni; ciò che hai fatto ad altri sarà fatto a te, la retribuzione delle tue azioni ricadrà sul tuo capo. (Abdia 15)

Fin dalla caduta nel peccato, l’uomo ha cercato di scaricare le proprie responsabilità sugli altri. Per Adamo la sua disubbidienza era colpa della donna che Dio aveva creato, per Eva la colpa era del serpente.

Il profeta Abdia lancia un forte monito, avvertendo senza mezzi termini che ciascuno dovrà dare conto a Dio del proprio comportamento. Non importa a quale popolo o livello sociale s’appartiene, perché tutti saranno sottoposti al giudizio del Signore. La Bibbia ricorda non soltanto che le azioni saranno giudicate, ma finanche le parole e i pensieri.

A nessuno conviene dire di essere senza peccato; se lo facesse accuserebbe il Signore di mentire, poiché Egli sa tutto di noi. Gesù, però, è morto sulla croce subendo, al nostro posto, il giudizio per le nostre iniquità, dandoci la possibilità di confessare i peccati a Dio senza timore di condanna.

Il Signore è largo nel perdonare ma al contempo, essendo Giusto e Santo, non terrà il colpevole per innocente. Tutto questo dovrebbe portarci a riflettere e pensare a come “far quadrare i conti” dinanzi alla perfetta giustizia di Dio.

L’unica possibilità che ci è data è quella di andare con fede a Cristo, confessando i nostri peccati: Egli allora farà quadrare ogni cosa.

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