Il nostro rifugio

Abbi pietà di me, o DIO, abbi pietà di me, perché l’anima mia si rifugia in te; mi rifugio all’ombra delle tue ali finché siano passate le calamità. (Salmi 57:1)

Si pensa che Davide abbia scritto questo salmo mentre fuggiva dal re Saul, il quale cercava di ucciderlo. Davide si rifugiò in una caverna e riuscì per un pelo a sfuggire al suo persecutore. Fu temporaneamente al sicuro, anche se la minaccia non era passata.

Ci siamo passati tutti. Non da una caverna, ma ci siamo trovati perseguitati da qualcosa che ci faceva paura. Forse il profondo dolore che segue la perdita di una persona cara. Oppure la paura del futuro. O l’oppressione di una malattia che non passa.

In tali circostanze, Dio non sempre toglie la difficoltà, ma è sempre presente ad aiutarci. Noi vorremmo che Egli intervenisse e ci portasse al sicuro, proprio come Davide desiderava che la persecuzione finisse. Lo supplichiamo di toglierci il dolore e di appianare il sentiero ai nostri passi. La difficoltà, però, rimane.

E’ allora che dobbiamo rifugiarci nel Signore come fece Davide. Nascosto in quella caverna egli dichiarò: “all’ombra delle tue ali io mi rifugio finché sia passato il pericolo”.

Sei in difficoltà? Corri a rifugiarti nell’Altissimo.

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