Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. (2 Corinzi 12:8-9)
Pochi servitori di Dio hanno avuto un cammino più difficile e duro di quello dell’apostolo Paolo. In tempi di particolare difficoltà ricevette rivelazioni speciali dal Signore e, avendo udito parole ineffabili, fu in grado di lavorare con più vigore, di sopportare carcerazioni ed essere spesso in pericolo di vita.
In tutto fu sorretto dalla presenza di Dio. Il Signore, nella Sua grazia per tenerlo lontano dal pericolo, permise ad un messaggero di satana di “schiaffeggiarlo”. E quando per tre volte pregò il Signore per essere liberato da quell’afflizione, ricevette questa risposta: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”.
Da quel momento in avanti, seppe che quella era la condizione giusta per essere di benedizione agli altri. La preghiera non fu rigettata né rimase senza risposta; tuttavia, la sua richiesta non fu accordata nei termini in cui l’aveva presentata.
Quante volte abbiamo avuto timore di non avere forze sufficienti per servirlo in modo degno. Avevamo dimenticato che non ci eravamo salvati da soli, e che il Signore sarebbe stato il nostro Guardiano. Molti credenti sono trattenuti dal servizio perché pensano di non avere grazia sufficiente. A costoro bastino le parole di Cristo dette all’apostolo: “La mia grazia di basta”.



