La vera beatitudine

O Eterno degli eserciti, beato l’uomo che confida in te. (Salmi 84:12)

“Beato te!”. Questa espressione si ode, spesso, anche come espressione d’invidia verso la salute, il benessere o la gioia altrui. A tutti coloro che usano questa espressione, rivelando così la loro insoddisfazione, la Bibbia risponde che in Dio si può essere felici nonostante le prove, le sofferenze e le privazioni.

Dopo secoli di schiavitù in Egitto, umiliazioni e oltraggi, Israele fu liberato dal Signore, guidato nel deserto, entrando infine nella Terra Promessa. La piena felicità però non poteva coincidere con il semplice possesso della terra. Per raggiungere una tale fine, il popolo aveva bisogno di godere la presenza di Dio, una profonda comunione d’intenti e sentimenti con Lui. La felicità d’Israele aveva come fondamento Dio stesso.

Cosa si può volere di più?

La felicità non consiste in conquiste materiali, ma nel vivere in comunione con il nostro Creatore. Per donarci la vera beatitudine, Gesù Cristo è morto per noi, e per quel sacrificio ci ha riscattati, dandoci la vita eterna. La felicità, infatti, è lo stato di chi è pienamente appagato.

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