Alleluia. Lodate Dio nel suo santuario, lodatelo nella distesa dove risplende la sua potenza. Lodatelo per le sue gesta, lodatelo secondo la sua somma grandezza. Lodatelo con il suono della tromba, lodatelo con il saltèrio e la cetra. Lodatelo con il timpano e le danze, lodatelo con gli strumenti a corda e con il flauto Lodatelo con cembali risonanti, lodatelo con cembali squillanti. Ogni creatura che respira, lodi il SIGNORE. Alleluia. (Salmi 150:1-6)
Ecco le parole dell’ultimo dei Salmi composto da re Davide. L’uomo che non solo amava lodare e adorare il suo Dio, ma che dedicò tutta la vita a trasferire ai suoi servi la preziosità di tale “offerta”.
“Lodatelo, lodatelo, lodatelo”. Con quanto zelo, impegno e trasporto esortò Davide i suoi. Aveva scoperto quanto Dio amasse essere lodato e non volle tener nascosto quel suo piccolo, grande segreto. I Salmi, raccolte di preghiere e inni cantati, hanno attraversato i secoli, parlato a diverse generazioni.
“Ogni cosa che respiri lodi l’Eterno!”. E’ un imperativo, ma anche un amorevole invito rivolto personalmente a te. Sei un essere vivente e pensante. Lo Spirito Santo che guidò Davide alla lode, vuole insegnare anche a te quando sia prezioso ed edificante lodare Dio in ogni tempo, in ogni luogo e con ogni mezzo.
M.A.