Anche se il fico non fiorirà e non ci sarà alcun frutto sulle viti, anche se il lavoro dell’ulivo sarà deludente e i campi non daranno più cibo, anche se le greggi scompariranno dagli ovili e non ci saranno più buoi nelle stalle, esulterò nell’Eterno e mi rallegrerò nel DIO della mia salvezza. L’Eterno, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle mie alture». (Abacuc 3:17-19)
Quando l’uomo ha guastato tutto, e di conseguenza ha perso tutto, il Signore trae vantaggio da questo disastro per rivelare le sue proprio risorse.
L’egoismo, la ricerca di tutto ciò che può preservare i nostri piccoli piacere personali, ha un grande posto nella nostra vita. Che contrasto con la vita di Gesù. Lui non ha mai fatto nulla per se stesso! “Le colpe son come i fari delle automobili: solo quelli degli altri ci abbagliano”.
I credenti in Cristo dovrebbero essere, in questo mondo, delle persone che dimostrano di avere trovato il segreto della felicità. Per loro Cristo è pienamente sufficiente; non sono dei discorsi, ma un comportamento.
Se i nostri pensieri sono occupati dagli affari del mondo, porteremo l’impronta del mondo; se rimuginiamo i nostri problemi, il nostro Spirito porterà il segno dei nostri problemi; se pensiamo alle nostre insufficienze, saremo segnati da queste; se pensiamo a Gesù, riceveremo l’impronta di Gesù, gli rassomiglieremo.
Le religioni sono le strade attraverso le quali l’uomo cerca Dio. Ma l’unica via che conduce a Dio è Gesù Cristo.
Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6)